GENIUS LOCI
PROGETTO 8 Arch. Marco Buffoni e Arch. Vittoria Massa (studio in Milano – MI), Arch. Marco Paris (studio in Padreno Dugnano – MI), Ing. Roberto Boffi (studio in Padreno Dugnano – MI), Arch. Davide Galli(studio in Limbiate – MI)
Relazione tecnica
Nell’ambito della cultura urbana la “Piazza” rappresenta lo spazio collettivo per eccellenza dove spesso alla qualità architettonica del tessuto cittadino si sommano valori civili o religiosi.
A partire dalla sua formazione avvenuta dopo la demolizione dei bastioni della città, Piazza del Popolo è sempre stata un luogo dall’uso strettamente connesso alla sua posizione e alla sua dimensione: cerniera fra la città medievale e l’espansione sette-ottocentesca, collegamento viario nodale, spazio da destinare ai mercati, luogo della commemorazione del Generale Giuseppe Arimondi, spazio per eventi pubblici e politici. Oggi però la piazza ha perso – ad eccezione del “molo” – quel carattere di spazio collettivo e di incontro fra i cittadini che è l’essenza dell’idea di “piazza”, per diventare quasi esclusivamente punto nevralgico della mobilità veicolare e spazio per il mercato bisettimanale. Lo spazio centrale, completamente delimitato dal flusso dei veicoli, funziona come un’isola destinata a parcheggio nella quale sorge, isolato ed in posizione centrale, il Monumento.
Pur essendo una presenza costante della memoria collettiva e nella storia della città, Piazza del Popolo necessita oggi di una nuova immagine e di una nuova identità legata alle molteplici e diversificate attività possibili: uno spazio collettivo capace di attrarre ed aggregare, dove ci si incontra, si manifesta, si mettono in scena spettacoli, ci si scambiano idee. Il luogo dove accanto al ricordo della storia, si stratifica la cultura del territorio, si costruisce la cittadinanza.
Il progetto parte, oltre che dall’analisi del tessuto urbano esistente, dalla memoria di un luogo che originariamente era oltre le mura della città, dunque “paesaggio”. Questo approccio ci consente di lavorare sull’idea di una “Piazza Giardino”. Un giardino idealmente esteso su tutta la piazza che si contrae sui margini e al centro, mettendo in evidenza il suo substrato minerale di pietra, nell’area destinata al mercato.
Pochi segni discreti, poche scelte chiare ed evidenti esaltano la vocazione pubblica di questo spazio della Città che immaginiamo aperto ad un uso poliedrico. Il suo disegno semplificato fornisce un palcoscenico aperto e flessibile in grado di mutare nel tempo e di assorbire le dinamiche sociali, una sorta di sceneggiatura aperta all’uso.


Relazione tecnica
La piazza è stata divisa in tre ambiti:
il giardino di verde ed ombra che fronteggia l’edificio Polifunzionale; all’interno di questo ambito trovano
collocazione alcune sedute e, in un contesto più raccolto, il Monumento al Generale Arimondi; lo spostamento del Monumento crea una zona di intensa emotività nella quale il ricordo del valoroso cittadino
saviglianese si estende a quello di tutti i caduti delle guerre;
il giardino dei colori e dei profumi con alberi da frutto, piccole siepi fiorite e panchine per la seduta, che
fronteggia ad est l’area del “Molo”, luogo tradizionalmente di incontro della comunità; qui rimangono I due chioschi della gelateria e dell’edicola, inseriti nel disegno della pavimentazione; il “Molo” vero e proprio
rimane identificato da un’area pavimentata con sedute verso le zone verdi ed alberi in vaso;
– lo spazio aperto centrale che si crea con lo spostamento del Monumento al Generale Arimondi viene preservato come spazio per il mercato e per gli eventi; in quest’area si alternano ordinatamente le grandi campiture in pietra di Luserna di tre diversi colori, a lastre e cubetti. Le campiture identificano I percorsi (larghi 4 m per garantire l’accesso dei mezzi di soccorso) e delimitano gli 80 stalli per il mercato nelle dimensioni richieste dal Bando, serviti da torrette di alimentazione elettrica a scomparsa. Questo spazio libero ed aperto ma concluso nel suo disegno, è uno spazio completamente flessibile e dinamico che potrà essere utilizzato anche per piccoli e grandi spettacoli all’aperto, per feste di piazza, per concerti, manifestazioni, mercatini tematici, riti civili e religiosi della città. Un unico elemento verticale luminoso, posto in prossimità dell’innesto di Via Palestro, è predisposto per divulgare gli eventi della Piazza o le notizie utili alla Comunità, e costituisce una sorta di “colonna celebrativa” del rinnovamento di questo brano di città.
Le tre differenti sistemazioni sono organicamente connesse da un unico disegno caratterizzato dagli attraversamenti longitudinali e trasversali, sottolineati dal posizionamento delle luci a terra e che delimitano ambiti spaziali precisi in relazione all’intorno e all’uso dello spazio pubblico.
Il progetto della Piazza e delle aree ad essa limitrofe si fonda su principi di qualità e sostenibilità. Sono previsti materiali connessi alla tradizione locale, affiancati da altri che garantiscono elevata resistenza e durata. La pavimentazione è prevista in pietra di Luserna, declinata in tre tonalità (grigio-dorato, grigio-medio e grigio-blu) e due formati differenti (a lastre e a cubetti, questi ultimi spesso impiegati negli spazi pubblici riqualificati all’interno del nucleo storico). Le sedute, che costituiscono un semplice sistema di elementi nei quali è integrata l’illuminazione, sono in calcestruzzo impastato con frammenti di pietra di Luserna e disposte in corrispondenza delle aree verdi, del Molo, lungo le alberature. La colonna è in acciaio patinato tipo Corten, materiale che non necessita di alcun trattamento per la resistenza agli agenti atmosferici.
Un altro elemento che connota la qualità delle scelte progettuali risiede nell’attenzione per l’illuminazione. Questa sarà caratterizzata da apparecchi led con un accento sul perimetro della piazza, all’interno dei portici. Nella pavimentazione in pietra della piazza sono incassati apparecchi illuminanti che non intralciano lo svolgimento delle attività (mercato o manifestazioni) e, nel contempo, sottolineano la tessitura e le percorrenze. Lungo i bordi della piazza apparecchi led verticali inquadrano ed illuminano lo spazio centrale. Il progetto del verde prevede l’uso di specie autoctone che favoriscono la biodiversità e che sono adatte al contesto climatico. A nord un filare di carpini bianchi costeggia la strada carrabile e protegge l’area pedonale dal traffico e dalla fila dei parcheggi, che risulteranno ombreggiati. Un analogo filare fronteggia il portico a sud della piazza e delimita la strada a traffico limitato al carico e scarico delle merci. I giardini sono invece caratterizzati dalla fioritura delle siepi e da filari di ciliegi e meli dalle coloriture caratteristiche che variano nel corso delle stagioni.
Ci preme infine sottolineare che un progetto di concorso è per sua natura interpretazione del Bando da parte dei progettisti che individuano la strada dell’intervento, la metodologia e l’idea fondativa. Un buon progetto però ha bisogno di un rapporto dialettico con la Committenza. Nella fase successiva al Concorso e se la Committenza valuterà positivamente la nostra proposta e riterrà di attuarla, riteniamo fondamentale instaurare specifici momenti di incontro per la puntualizzazione degli obbiettivi e delle opportunità che si possono aprire agli sviluppi del progetto, anche in termini di scelte dei materiali, dei loro formati, delle finiture, delle essenze. Ad esempio valutare con la Committenza l’uso della pietra di Luserna nel formato tradizionale a cubetti, come indicato nel dettaglio di progetto, o in alternativa nel formato a lastre.