IL CENTRO ALTROVE
PROGETTO 5 Arch. Maurizio Di Lauro (studio in Muggio – MB)
Concept
Il progetto di Piazza del Popolo si pone si pone l’obiettivo di ridefinire il terreno comune ovvero la riqualificazione integrale del sedime, un tempo occupato dal bastione e dal fossato, ora utilizzato come ambito mercatale; ambito che attualmente risulta essere privo di alcuna qualità urbana.
Oltre alla riorganizzazione spaziale generale, indispensabile per la corretta gestione del mercato, il progetto definisce differenti ambiti funzionali che integrandosi tra loro in un unicum spaziale, conferiscono una nuova centralità alla piazza al fine di arricchire le dinamiche relazionali e di convivenza che dovrebbero caratterizzare gli spazi pubblici delle città.
Maggiore sarà la cura e la qualità del progetto degli spazi pubblici e maggiore sarà l’interazione tra gli abitanti e gli spazi della propria città; parafrasando Winston Churcil, si può affermare che dando forma agli spazi urbani, questi ultimi daranno forma a noi stessi, ai nostri comportamenti ed ai nostri valori.
Una differente relazione tra pavimentazione, vegetazione, monumento e architetture caratterizza lo spazio della piazza che così può assumere una nuovo valore all’interno dei confini comunali. L’idea espressa nel motto ‘il centro altrove’ è declinata in una duplice scala di intervento, una che si declina a livello urbano ed una più minuta che prende forma a livello locale ovvero all’interno del sedime stesso della piazza:
- – La scala urbana in cui la nuova Piazza del Popolo viene intesa come un nuovo epicentro in cui tutti gli spazi pubblici di Savigliano sono interconnessi tra loro e funzionano come una rete integrata, al fine di infrastrutturale la città in modo organico e non occasionale.
La nuova piazza non è intesa come uno spazio eminentemente funzionale al solo servizio dell’attività mercatale, bensì è intesa come un vero e proprio spazio urbano di aggregazione vivibile in ogni istante in cui lo si desideri. - – La scala locale è invece interessata dalla ‘ridefinizione’ del concetto di centralità della piazza stessa, il monumento che si identifica come il centro geometrico dell’invaso viene traslato di circa 40 m verso est in modo da permettere alla piazza di riconfigurarsi con un nuovo assetto tripartito, assetto scandito da una massa vegetale, uno spazio aperto ed uno spazio edificato. La ‘centralità’ della piazza è così definita dal modo d’uso dello spazio e non semplicemente da un dato geometrico.


Disegno urbano
La configurazione attuale della piazza con la scultura disposta al centro non riesce a definire un ambiente effettivamente vivibile nella sua totalità, l’aspetto monumentale del luogo insieme alla mancanza di qualità materica e di disegno del suolo ha impedito un utilizzo conviviale dello spazio, se non in occasioni sporadiche come eventi o durante le ore di mercato. Il disegno proposto ridefinisce integralmente il rapporto tra architettura e spazio pubblico, il progetto di suolo si presenta come la ‘quinta facciata’, una facciata che guarda il cielo e che si fa vivere integralmente dai fruitori e si fa osservare dagli abitanti dei palazzi che ne delimitano il perimetro.
La suddetta ‘quinta facciata’ rappresenta il cuore materico dell’intervento e si presenta come un tappeto lapideo composto da lastre posate a correre in Diorite Piemonte Chiara, tipica pietra locale. Il disegno della pavimentazione è scandito dal ritmo dato da inserti in Diorite Scura ed inserti in ottone che alternandosi tra loro con un passo di 250 cm ed una lunghezza di 500 cm vanno a definire il modulo base che governa il progetto; modulo che nella versione elementare definisce la dimensione del parcheggio, mentre aggregato a gruppi di tre da forma allo stallo del mercato di 7.5 x 5 m. Le strade perimetrali sono pavimentate in cubetti in Diorite Chiara per mantenere la continuità cromatica con il resto della pavimentazione che disegna la piazza.
Viabilità, parcheggi e spazi pedonali
Il progetto viabilistico si concretizza nella definizione di un anello perimetrale destinato alla circolazione delle automobili in modo che queste ultime non interferiscano con lo spazio pedonale.
A tal fine viene rimosso lo spartitraffico con relativo parcheggio presente sul lato est della piazza, il cosiddetto Molo tanto caro ai cittadini, che viene così inglobato e riconfigurato all’interno della piazza vera e propria.
Il numero di parcheggi richiesti viene ridistribuito lungo i portici, l’edificio polifunzionale e la piazza Monviso, inoltre i lati lunghi della piazza nei giorni feriali extra mercato possono ospitare ulteriori 96 parcheggi delimitati da un dissuasori a sezione triangolare che impediscono alle automobili di invadere lo spazio pedonale.
Il Mercato del Bastione
L’organizzazione del mercato dialoga con il disegno della piazza e viceversa, esigenze funzionali e di aggregazione convivono all’interno del progetto che si manifesta nel disegno del suolo composto dalla pavimentazione a correre e dagli inserti in pietra e ottone che individuano chiaramente il sedime degli 80 stalli distribuiti su sei file parallele, alternate da tre corsie di transito larghe 5 m.
Verde e arredo urbano
La piazza prevede una differente organizzazione del verde, al fine di creare una vasta zona ombreggiata sotto la quale proteggersi nei giorni più caldi gli alberi perimetrali vengono sostituiti da un ombroso boschetto composto da 24 Prunus Serrulata; la massa arborea compatta contribuisce a ridurre il dannoso effetto ‘isola di calore’.
Dislocate sul lato est della piazza, due querce dialogano con il monumento ed il padiglione in modo da definire un ambiente a scala umana rispetto alla notevole dimensione della piazza, un angolo urbano dove è possibile sostare usufruendo delle panchine presenti che prendono vita dai due specchi’d’acqua che vogliono richiamare alla memoria il vecchio fossato ormai coperto.
Il vuoto
Tra il bosco di Prunus ed il ‘Molo’ si trova uno spazio definito solo dal disegno della pavimentazione e da alcune fontane con getti d’acqua a raso, lo spazio è lasciato libero da arredi per consentire di ospitare eventi come manifestazioni, attività sportive o ludiche che l’amministrazione può organizzare durante l’anno.
Il Monumento
La dimensione ridotta del monumento posto al centro dello spazio non consente di reggere il confronto con la scala vasta della piazza, si è ritenuto opportuno traslare il monumento per conferirgli una nuova valenza all’interno del sistema di piazza del Popolo. La posizione eccentrica del monumento messo in relazione con il padiglione ligneo e affiancato da due querce, conferisce alla scultura la possibilità di relazionarsi finalmente con uno spazio che ne valorizza la presenza.
Il Bastione – padiglione
Il padiglione, nella sua configurazione volumetrica richiama una struttura fortificata a memoria del vecchio bastione che insisteva sul sedime dell’attuale piazza, assolve ad un duplice compito, da un lato contribuisce a dare una proporzione più corretta alla piazza altrimenti eccessivamente grande rispetto alle architetture che la delimitano; dall’altro lato si pone come epicentro in grado attrarre la comunità cittadina per definire una più forte urbanità della piazza come luogo vissuto a pieno e integrato nel tessuto di Savigliano.
Il volume composto da una struttura in legno presenta una pianta libera in grado di ospitare all’occorrenza le attività presenti in piazza come il chiosco/bar e l’edicola, piuttosto che essere uno spazio atto ad ospitare attività commerciali integrate con l’attività mercatale.
Due specchi d’acqua bordati da sedute ne riflettono la facciata e amplificano la vocazione aggregativa dello spazio chiamo ‘Molo’.
Parcheggio interrato – opzionale
Il progetto non ne suggerisce la realizzazione, a titolo indicativo viene evidenziata la possibilità di realizzare un parcheggio interrato nel caso ci fosse un’ulteriore richiesta di posti auto. Il parcheggio è localizzato al di sotto dell’area non piantumata, per la rampa di accesso ed uscita si sfrutterebbe il sedime del padiglione.