INCRESPATURE URBANE
PROGETTO 13 Arch. Giulia Bertino (studio in Savigliano – CN) e Arch. Cavaglià Matteo (studio in Savigliano – CN)
Piazza del Popolo è oggi un grande piazzale dai tratti austeri che viene utilizzato principalmente per eventi saltuari, quali il mercato settimanale, alcuni eventi nei giorni festivi e molto poco nella quotidianità urbana dei Saviglianesi. Questo, secondo noi, a causa di due peculiarità della piazza stessa. La prima è la sua conformazione libera da ingombri che si presta molto bene ad ospitare bancarelle e automezzi, ma offre poche opportunità alle persone di viverla. La seconda, invece, è il suo essere scollegata dal tessuto urbano adiacente, soprattutto dai portici che la circondano, risultando “un’isola” che non è naturale raggiungere e attraversare.
Queste due criticità ci hanno guidati nella progettazione fino a fare da sfondo alla nostra proposta.


Abbiamo inizialmente ragionato sul concetto di “Agorà” che identifica il luogo dove in origine si svolgeva la vita politica e commerciale della città e abbiamo voluto ricreare in piazza del Popolo questa dimensione, mantenendo quindi la sua natura di spazio per gli eventi commerciali, ma cercando di renderla più parte attiva della quotidianità saviglianese, collegandola meglio alla città stessa. Abbiamo quindi eliminato la strada che circonda la piazza e che permette alle automobili di percorrere tutto il perimetro, svoltando anche in via Palestro. In questo modo i bordi di piazza del Popolo vengono ricuciti con il contesto e con i due punti di interesse principali: l’Ala Polifunzionale e il Molo. Chi attraversa la piazza può così raggiungere agevolmente il contesto e viceversa, senza interruzioni di percorso, facilitando a questo punto anche l’utilizzo delle attività commerciali che si affacciano sul vuoto urbano. In quest’ottica, anche l’Ala Polifunzionale viene valorizzata ed è consentita una maggiore permeabilità nel suo utilizzo con la possibilità di prolungare l’area per l’organizzazione di eventi anche sulla porzione di piazza adiacente all’edificio. Il Molo diviene anche lui parte integrante del “sistema piazza” pur rimanendo distinguibile rispetto al contesto.
Per garantire l’accesso a via Palestro e mantenere agevole il traffico veicolare della zona, si è scelto di inserire una nuova strada che collega via Roma a via Palestro e divide in due lo spazio adibito a piazza. La viabilità carrabile viene mantenuta per il resto di via Roma e nella via che circonda piazzetta Monviso e costeggia l’Ala lungo la facciata posteriore. Si è pensato inoltre di garantire l’accesso alla piazza agli automezzi del mercato sia dalla nuova via centrale che a fianco all’Ala.
Ci siamo immaginati Piazza del Popolo come un “lago” sul quale affacciarsi e al quale accedere per trovare una dimensione di ampiezza tra le fitte trame urbane. Così come si possono identificare l’Ala Polifunzionale e il Molo, come punti di interesse sui bordi della piazza, abbiamo individuato due punti principali all’interno delle due porzioni di piazza, che, come un riflesso, diventano riferimenti per l’utilizzo del nuovo spazio. Come due sassolini lanciati in uno specchio d’acqua, questi due fulcri generano delle increspature che modellano di conseguenza tutto l’intorno, rendendolo sinuoso. Queste “onde” vengono rappresentate come un’interruzione della pavimentazione continua e realizzate in porfido.
I due fulcri sono una fontana a raso, posta a fianco al Molo e lo storico monumento al Generale Arimondi posizionato a fianco dell’Ala. La fontana si identifica come occasione aggregativa, senza però essere da ingombro per gli eventi e le attività mercatali, mentre la statua, diventa così ancora più centrale nella vita della piazza. Su via Roma è stata pensata una porzione di verde urbano che possa fare da barriera acustica per il traffico e allo stesso tempo essere spazio di relazione all’interno della zona di intervento. Le aiuole hanno diverse altezze e vengono anch’esse disegnate dalle increspature. In queste grandi aiuole delimitate da lamiere in acciaio corten, vengono ricavate delle sedute di diversa tipologia ed altezza. Lungo i portici sul lato opposto, invece, un cambio di pavimentazione identifica uno spazio filtro che enfatizza ulteriormente il collegamento tra i portici e la piazza. Il molo, come accennato, rimane distinguibile rispetto al contesto e la sua pavimentazione è stata pensata in pietra di Luserna posata a doghe, proprio per riprendere l’etimologia della parola che identifica questo spazio così caro ai cittadini.
In sintesi la nostra proposta progettuale si pone l’obiettivo di mantenere l’identità commerciale di Piazza del Popolo, garantendo uno spazio libero per gli stalli mercatali e gli eventi, la viabilità ed i parcheggi per poterla raggiungere, ma la rende parte del contesto urbano, collegandola ai portici e ai punti di interesse. Attraverso poi dei movimenti sinuosi, si disegnano le geometrie della piazza, realizzando spazi relazionali, collettivi, storici e di ampio respiro.