LA PIAZZA NELLA PIAZZA
PROGETTO 22 Arch. Bergesio Giovenale (studio in Savigliano – CN), Arch. Andrea Abrate (studio in Savigiano – CN)
PREMESSA
Piazza del Popolo e Piazza Monviso nella loro attuale configurazione figurano come non luoghi all’interno del tessuto urbano saviglianese. Non offrono elementi attrattivi tali da diventare luoghi di aggregazione per la comunità: principalmente vengono utilizzate come parcheggio o vengono frequentate soltanto nelle giornate mercatali o durante manifestazioni. La configurazione proposta dal raggruppamento vuole risolvere le criticità evidenziate andando a proporre un assetto complessivo in grado di attivare processi virtuosi di valorizzazione dello spazio piazza proponendo diversi livelli di interazione sociale, anche attraverso la definizione di una PIAZZA NELLA PIAZZA.
CRITICITÁ DELLO STATO DEI LUOGHI
L’analisi dello stato dei luoghi ha permesso di constatare i limiti della sistemazione odierna. Il progetto è articolato in modo da risolvere le criticità riportate di seguito:
- presenza dell’asse viario che costeggia il lato est proseguendo a ridosso dei portici posti sul fronte sud della piazza e che con il passaggio di automezzi, costituisce barriera ed elemento generatore di pericolo per l’accessibilità alla piazza stessa.
- Presenza di barriere architettoniche diffuse che non permettono un’agevole accessibilità agli spazi;
- l’Ala Polifunzionale non valorizzata come elemento di testimonianza storica, ma circondata su tutti i fronti da assi viari vede la sua funzione ridotta a grande isola spartitraffico. Il manufatto viene collegato alla piazza solamente in caso di manifestazioni con una temporanea chiusura dell’antistante asse viario e pertanto la potenzialità funzionale dell’Ala viene drasticamente ridotta in quanto non dispone di uno spazio antistante di facile fruizione;
- fronte est, asse di collegamento tra Via Torino e Piazza Santarosa, risulta penalizzato dalla mancanza di un porticato, con conseguente esposizione dei passanti agli agenti atmosferici;
- mancanza di un vero arredo urbano della piazza, che si presenta come una desolante platea asfaltata, rendendo di fatto inospitale tale luogo soprattutto durante la stagione estiva;
- parcheggi a pettine sul lato nord, con automezzi che parcheggiano sotto le arcate del portico con un evidente scadimento della qualità del decoro urbano;
- disordine altimetrico in più punti della piazza che comporta ostacoli alla sua fruibilità;
- l’attuale conformazione di piazzetta Monviso la priva di una sua identità, trasformandola in un luogo marginale nel centro urbano, destinandola di fatto ad un disordinato parcheggio;
- mancanza di elementi di attrattività sul sedime della piazza e di accorgimenti atti a contenere criticità climatiche con carattere stagionale;
- mancanza di dialogo tra la ritmicità dei fronti edilizi prospettanti sulla piazza, che perlopiù hanno mantenuto i loro caratteri ottocenteschi e la sistemazione anni ’60 dello spazio urbano improntato ad una sostanziale simmetria speculare rispetto ad un asse ovest – est passante per il monumento dedicato al generale Arimondi.


SOLUZIONI PROGETTUALI
Si prevedono le seguenti soluzioni:
- eliminazione del percorso viario lungo i lati est e sud della piazza fino all’altezza di via Palestro, che viene mantenuta accessibile ad un traffico veicolare mediante un senso unico, limitato allo scarico merci ed ai residenti, proveniente da via Muratori e Piazzetta Monviso, complanare alla piazza e delimitato da dissuasori di forma sferica;
- realizzazione di un spazio fluido tra il costruito e l’area della piazza, eliminando i generatori di pericolo, ed andando ad armonizzare le differenti quote altimetriche permettendo una facile accessibilità priva di barriere architettoniche;
- interruzione del traffico veicolare davanti all’Ala Polifunzionale che attualmente collega via Muratori e via Saluzzo, dirottando il passaggio su via Mabellini, operazione che consente la realizzazione di un raccordo ammorbito tra piazza del Popolo e l’Ala stessa, laddove quest’ultima risulta sopraelevata rispetto al piano stradale;
- mantenimento della strada di accesso a piazza Santarosa, che costeggia il Molo e riordino dei parcheggi sull’asse corso Roma/via Saluzzo;
- individuazione di percorsi privilegiati, mediante la formazione di una sorta di croce di Sant’Andrea che indirizza i flussi veloci di passaggio sulla piazza collegando i vertici opposti, sia nella quotidianità attraverso disegno e materiale peculiare nella pavimentazione. La pavimentazione del percorso veloce è di tipo architettonico con inerte a vista tipo Levocell. Per le aree più estese comprese tra gli assi viari principali si prevede una pavimentazione in cubetti di pietra di Luserna, materiale adeguato al contesto urbano in cui si inserisce l’intervento.
- Il nucleo centrale della piazza oltre a gravitare attorno al monumento ad Arimondi, è inglobato in un avvolgente spazio ellittico che comprende nel secondo fuoco dell’ellisse un altro elemento pregnante del nucleo stesso. Si tratta di un polo di aggregazione, spazio a disposizione della comunità (cittadini, associazioni,..) consistente in una tensostruttura su appoggi puntiformi che potrà ospitare attività ludiche, sportive, musicali, di svago ecc., sotto uno spazio coperto al riparo dagli agenti atmosferici e rimovibile durante la stagione invernale. La morfologia di tale struttura richiama un ipotetico tessuto adagiato che evoca l’industria serica di cui l’Ala era parte della filiera, essendo stata realizzata con la funzione di mercato dei bozzoli.
- Lo spazio ellittico è caratterizzato da un sistema di sedute completato da spalliere per rampicanti a foglia caduca, atte a mitigare il calore estivo mediante l’ombreggiamento ed illuminate in maniera puntuale nelle ore serali. I passaggi pedonali di collegamento tra l’esterno e l’interno del nucleo ellittico generano un sistema di sedute prospicienti tra loro e formanti una sorta di salotto urbano che favorisce le relazioni interpersonali. La disposizione delle sedute in prossimità dei passaggi consente inoltre un approccio flessibile alle stesse, in quanto sono fruibili su ambo i lati. I suddetti passaggi e le relative sedute sono stati progettati con larghezza e forma adeguata all’accessibilità da parte di persone con limitata capacità motoria.
- L’attrattività del nucleo centrale è completata da fontane a raso disposte a raggiera atte a creare una scenografia prospettica anticipatrice del monumento dedicato ad Arimondi. Quest’ultimo è frutto della retorica post-risorgimentale e dell’Italia delle conquiste coloniali, ma comunque ormai ampiamente storicizzato e stratificato nella storia della piazza. Infatti insieme alla definizione settecentesca della piazza e agli ottocenteschi fronti edilizi, costituisce un ulteriore elemento storico di interesse.
- la sistemazione degli stalli mercatali riprende quanto richiesto dal bando è ottenuto tramite il posizionamento dei singoli ambulanti attorno al nucleo centrale con una disposizione a corona suggerita da fasce presenti nella pavimentazione;
- realizzazione del “Portico”, struttura architettonica contemporanea, che supplisce alla mancanza di portici sull’attuale “Molo”, isola pedonale fino ad ora con funzione di spartitraffico di cui peraltro se ne prevede il mantenimento. Sotto tale struttura vengono ubicate in modo razionale la gelateria, l’edicola ed atto ad ospitare altre attività temporanee.
- la pavimentazione, mediante gli assi viari principali e fasce ritmicamente scandite, individuano due coni visivi che evidenziano sul fronte Ovest l’Ala Polifunzionale e sul front Est il portico proposto nel presente progetto;
- la sistemazione di piazza Monviso prevede il mantenimento dell’albero presente e dell’accesso alle proprietà private e l’eliminazione di superfetazioni presenti. Viene riproposto il segno dell’ellisse, attrezzato con un sistema di sedute al pari di quello presente nel nucleo centrale, come elemento attrattivo e di relazione sociale anche a servizio delle limitrofe aree residenziali. Inoltre è prevista la razionalizzazione dei parcheggi.