UNA PIAZZA, TANTE PIAZZE

PROGETTO 16 Arch. Michele Mario Monte (studio in Bologna – BO, e Milano – MI), Arch. Valerio Cozzi (studio in San Vittone Olona – MI), Arch. Eugenio Cesare Camillo Ettore Braccio (studio in Milano – MI)

PREMESSA

La proposta di riqualificazione della Piazza muove dagli input funzionali posti come vincolo dal Bando (stalli mercato, n. stalli parcheggi, ecc.) e da una approfondita analisi dei luoghi. Il contesto è stato quindi preliminarmente interpretato dal punto di vista delle evidenze e delle caratteristiche fisiche, delle politiche e degli scenari programmatici espressi dall’Amministrazione, dalla modalità con cui è percepito dalla cittadinanza e dalle risultanze dei recenti percorsi partecipativi realizzati dalla stessa amministrazione comunale.

Il tema di fondo rispetto al quale questi dati ed evidenze sono state rielaborate in una idea progettuale, mira alla definizione di uno spazio urbano teso a recuperare qualità e attrattività sia dal punto di vista della fruizione degli spazi aperti che sul piano simbolico-percettivo, pur mantenendo inalterati gli elementi necessari a soddisfare le esigenze funzionali legate alla presenza del Mercato e degli spazi per la sosta. Questa idea si concretizza nella scomposizione e riarticolazione di uno spazio grande ma poco attrattivo e caratterizzato come Piazza del Popolo, verso la configurazione di diversi ambienti strutturati che generano un sistema che si presta a molteplici utilizzi e fruizioni collettive che si integrano in uno scenario unitario.

Gli elementi che concorrono alla ridefinizione della scena urbana comprendono:

  1. eliminazione del doppio senso di Marcia dei veicoli in via Muratori con mantenimento della sola direzione N-S;
  2. eliminazione del doppio senso di Marcia nel tratto di via Pylos tra via Muratori e Mabellini con mantenimento della direzione E-W;
  3. inversione del senso di Marcia della strada sul lato S-W della Piazza del Popolo con mantenimento della direzione E-W nella congiunzione tra Via Muratori e Via Roma;
  4. inserimento connessioni ciclabili con la rete esistente (via Muratori, via Roma) con potenziale ulteriore connessione in via Saluzzo nell’eventualità della eliminazione del doppio senso di Marcia prevista dal Piano Urbano del Traffico vigente;
  5. inserimento del corsello di manovra e accesso agli stalli di parcheggio ricollocati sul lato nord di Piazza del Popolo in fregio a Via Saluzzo.

Per quanto riguarda la scelta dei materiali si è optato per il mantenimento di un’immagine complessiva coordinata con le caratteristiche del contesto del centro storico e in particolare rispetto ai recenti interventi realizzati dall’Amministrazione nella iconica e adiacente Piazza Santarosa. Per la pavimentazione della piazza sono state utilizzate lastre in beola grigia di dimensione variabile nel centro piazza e cubetti in beola grigia con disposizione rettilinea nelle aree perimetrali corrispondenti ai nuovi spazi pubblici di aggregazione. Per la viabilità, in sostituzione del manto di asfalto attuale, si è fatto ricorso alla pavimentazione tradizionale in porfido grigio con disposizione ad archi contrastanti con riferimento alla già esistente pavimentazione di via Saluzzo.

Per l’illuminazione perimetrale della Piazza è stata riproposta la stessa tipologia di lampioni esistenti (eventualmente recuperabili) mentre per gli spazi strutturati interni alla piazza, anche in ragione della mitigazione dell’inquinamento luminoso, sono stati scelti faretti led di tipo crepuscolare inseriti sulle alzatine delle sedute.

Le sedute (n. 21) definiscono l’articolazione della piazza unendo alla loro funzione principale anche quella di fioriera. All’interno delle fioriere si prevede la piantumazione di specie arboree (n.54 Acer campestre, n.4 Tilia cordata), arbustive ed erbacee (n. 50 per fioriera). Dal punto di vista dei materiali, le sedute sono caratterizzate da una struttura unica in calcestruzzo con rivestimento in beola grigia per le porzioni adibite unicamente a seduta e con rivestimento in lamina di corten per le porzioni adibite a fioriera.

Le scelte vegetazionali sono guidate da due principi fondamentali:

Il progetto del paesaggio urbano del complesso Piazza del popolo e Piazza Monviso è caratterizzato dalla strutturazione solida dello spazio. La compartimentazione di Piazza del popolo in più ambiti attraverso la collocazione di aree di piantagione è fondata sull’esistente monumento dedicato al Generale Arimondi (arricchito da quattro esemplari di bosso potato a palla) sul quale si innesta un doppio filare alberato di aceri campestri (cultivar Elsrijk) che ridefinisce la scena urbana fornendo anche ombra. Al di sotto delle alberature lunghe strisce di piante aromatiche, erbacee, graminacee e stagionali riecheggiano gli studi compiuti dal locale Múses – Accademia Europea delle Essenze e attirano l’attenzione dei cittadini accompagnandoli alle sedute previste. Il lato est (il Molo) si confronta con la città e le abitudini della comunità proponendo uno spazio intimo, che anticipa la compartimentazione della piazza. Al lato opposto il ruolo della vegetazione è quello di abbracciare il fruitore in antitesi con la strada. Piazza Monviso è la piazza del grande faggio che la domina con tutta la sua paterna chioma. Liberato lo spazio dalle auto e aumentata la superficie drenante (ingrandendo l’aiuola), la piazza si trasforma in un luogo realmente urbano e attrattivo dando spazio alle attività commerciali già esistenti e trasferibili.